Il peso del numero 1

08.09.2017

Parte prima: Andy

Anche Andy dice basta per quest'anno: i problemi fisici lo costringono a prolungare il suo stop e a saltare tutta l'ultima parte della stagione. Perderà una marea di punti e quel numero 1 conquistato così faticosamente poco meno di un anno fa, e perso ufficialmente quest'estate, gli scivolerà via dalle mani, sempre più lontano, e forse più inafferrabile.

Un numero 1 che, ancora ad inizio 2016, sembrava inaccessibile a chiunque, cannibalizzato dall'allora imbattibile Djokovic... che pure però qualche segno di logoramento lo aveva mostrato, dopo un 2015 da immortale. Ma sembravano inciampi, piccole distrazioni. Poi, i cedimenti si sono fatti più frequenti, mentre parallelamente si svolgeva la lunga, impetuosa, imperiosa persino, ma estenuante, rincorsa di Andy.

Ha dato davvero tutto per arrivare in cima, Andy, e in fondo siamo stati tutti un po' contenti che alla fine ci sia riuscito anche lui, il brutto anatroccolo dei cosiddetti Fab4, quello che aveva - e ha tuttora, peraltro - più finali Slam perse che vinte, quello che era stato stabilmente numero 2, o 3, o 4, per un tempo che pareva infinito, perchè ce n'era sempre o 1, o 2, o 3, più forti di lui, che pure era fortissimo.

Ma il prezzo di uno sforzo tale, alla soglia dei trent'anni, doveva necessariamente farsi sentire. E il conto è arrivato, salato, pochi mesi dopo il raggiungimento dell'agognato traguardo. In un primo tempo, ad inizio d'anno, è sembrato cedesse la mente: eccessivo il peso della corona, per la testa di chi non è abituato a portarla, prosciugato dallo sforzo di conquistarla e fors'anche un po' appagato, chissà... Ma ora si è arreso anche il corpo, e certamente non è un caso. Anche uno che non cede facilmente come Sir Andrew Barron Murray da Dunblane deve alzare bandiera bianca, a poche settimane dall'abdicazione dal trono ATP.

Sicuramente la resa non vuol essere definitiva: Andy si ferma per poterci riprovare, e non è mica la prima volta che incappa in tali guai. Però a trent'anni, con una carriera così lunga e logorante alle spalle, non è facile ripartire. Certo, lui che è un combattente, come ha creduto di poter reggiungere quel numero 1 quando nessuno lo riteneva possibile, così ora non lascerà nulla di intentato per riprenderselo.

Anche perchè non se l'è tanto goduto, povero Andy! C'è arrivato quasi all'ultimo giorno di scuola, quando tutti pensavano alle vacanze, e da allora sono iniziati i suoi guai. Si è logorato talmente tanto da doversi fermare in un momento in cui, peraltro, tanti protagonisti degli ultimi anni stanno venendo a mancare e, chissà, forse ci sarebbe stato più spazio per lui, più possibilità di rifarsi del tempo perduto per "recuperare" almeno un po' il gap di trofei dagli altri Fab 4.

Invece il destino sembra proprio farsi beffe di Andy, quasi a ricordargli che sì, lui è un Fab4, però un bel po' meno "fab" degli altri, autentici marziani. Perchè ci è arrivato per ultimo, al numero 1, ci è rimasto meno a lungo e ... l'ha pagato più caro. Ma almeno ci è arrivato, su quel trono. E, nonostante i guai di oggi, sembra di poter dire che ne sia valsa la pena.


Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia